BERGEN-BELSEN,

IL LAGER PER VARIE CATEGORIE DI “EBREI DI SCAMBIO”

All’inizio dell’anno  1943 – dopo Stalingrado, lo sbarco alleato in Nord Africa e la sconfitta ad El Alamein – il regime nazista ritenne opportuno usare alcuni gruppi di ebrei da mostrare in occasione di eventuali visite di rappresentati della Croce Rossa o da usare per possibili scambicon civili tedeschi internati all’estero. Inoltre si riteneva che ebrei con particolari esperienze nell’economia potessero ancora essere utili. L’attuazione di simili propositi era però affidata all’ SS che procedeva con la nota, fanatica, brutalità. Comunque per gli “scambi” di ebrei concivili tedeschi internati all’estero valeva la regola: “evitare ogni possibilità di voci su atrocità”.

Se per “ebrei di riguardo” era già stato istituito il “Ghetto Modello”di TheresienstadtTerezin per gli “ebrei di scambio” doveva venire istituito un altro Lager. A Bergen-Belsen, a nord di Hannover nella Germania nord-occidentale e vicino al confine olandese, si poteva ottenere lacessione della maggior parte di un campo istituito nel 1941 per prigionieri di guerra sovietici, ormai in maggior parte morti per fame, epidemie e maltrattamenti; c’era quindi lo spazio per altri gruppi di infelici.

A differenza di Theresienstadt/Terezin, che era una cittadina, un campo di baracche rendeva possibile tenere rigorosamente separate le varie categorie di ebrei; in settori con ordinamenti particolari. La denominazione poi era “Aufenthaltslager/Campo di Soggiorno” aggirando cosi la Convenzione di Ginevra che dispone che i campi di internamento per civili devono essere accessibili per visite da parte di commissioni internazionali.


Le categorie destinate a Bergen Belsen erano, nel tempo, le seguenti:


1. Ebrei aventi relazioni (di parentela o altre) con influenti personalità di stati nemici.


2. Ebrei utilizzabili per scambi vantaggiosi con cittadini tedeschi prigionieri o internati in stati nemici. In effetti solo 357 poterono tornare liberi grazie ad uno scambio.


3. Ebrei utilizzabili quali ostaggi o altrimenti per pressioni politiche o economiche.


4. Funzionari.


5. Ebrei cittadini di stati neutrali, sistemati in un settore dove le condizioni erano migliori.


6. Ebrei polacchi titolari di passaporti di vari stati.


7. Ebrei ungheresi – 1683 – facenti parte del cosiddetto “Treno Kastner”. Arrivati nel Luglio 1944 poterono partire per la Svizzera – in parte in Agosto e in parte in Dicembre – dietro il pagamento di una forte somma di denaro. Di questo gruppo faceva parte anche il rabbinoultraortodosso e antisionista Joel Jailish Teitelbaum (detto lo Szatmarer).


8. Donne – essenzialmente ebree polacche e ungheresi - vennero portate nell’Agosto 1944 nel cosiddetto “Zeltlager/Tendopoli” per essere inviate nei vari campi satelliti istituiti presso le grandi fabbriche.


9. Donne – circa 8000 –  provenienti nei mesi di Novembre e Dicembre 1944 da Auschwitz. Il settore più grande era detto “Sternlager/Campo a stella) dove gli ebrei olandesi erano in maggioranza; inoltre vi erano gruppi di ebrei francesi, greci e italiani. Col Dicembre 1944 Bergen Belsen divenne destinazione di “trasferimenti” – in prevalenza Marce della Morte – da altri campi e iniziò il cosiddetto “Inferno di Bergen Belsen” che da “Aufenthaltslager/Campo di Soggiorno” divenne anche ufficialmente un  “KL/Campo di Concentramento”. A Febbraio 1945 l’epidemia di tifo giustificò la quarantena.

Nei mesi da Febbraio ad Aprile 1945 giunsero diversi trasporti per ferrovie o con Marce della Morte da altri Lager; all’aumento del numero dei prigionieri corrispose l’aumento dei morti.

Nel mese di Aprile ben tre trasporti partirono da Bergen Belsen in direzione di Theresienstadt Terezin, due dei quali giunsero a destinazione ed uno venne liberato dall’Armata Rossa.

Bergen Belsen venne liberato dall’Esercito Inglese il 15 Aprile 1945 che trovò molti morti da seppellire e i sopravvissuti in condizioni tremende; molti morirono anche dopo la liberazione. 

WOLF MURMELSTEIN                                

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