DA ANTIOCO III°  AD ANTIOCO IV° OVVERO

DALLE PROMESSE DI RISPETTO ALLE PROFANAZIONI DEL TEMPIO.

 

Nell’anno 198 a.E.v. erano in molti a Gerusalemme ad accogliere con  favore Antioco III°  che fece grandi promesse di rispetto per il carattere di Città Santa di Gerusalemme e del Tempio come pure di moderare la tassazione a carico dei coltivatori; il tutto “se non contrario agli interessi del regno”. Solo che nell’anno 188 a.E.v. Antioco III° venne sconfitto da Roma e nelle umilianti condizioni di pace era, ovviamente, previsto l’obbligo del pagamento di pesanti tributi per molti anni. Le promesse fatte nell’anno 198 a.E.V.  nell’anno 188 a.E.v. non potevano più essere mantenute essendo ormai “contrarie agli interessi del regno”. Infatti, Antioco III° pensò di attingere ai tesori dei santuari dedicati alle diverse divinità adorate dalle molte popolazioni del regno. Nell’anno 187 a.E.v. Antioco III° venne ucciso dalla rivolta dei fedeli delle divinità Baal contro la spoliazione di un grande santuario.   

Il Tempio di Gerusalemme per i primi tempi venne risparmiato dalle spoliazioni; probabilmente perché era meta di pellegrini anche da altri stati  beneficiando quindi delle relative offerte e, inoltre, per l’abilità  dei sacerdoti di “offrire” tempestivamente grosse somme.

Ad Antioco III° successe il figlio maggiore Seleuco Iv°, descritto come  troppo debole anche per contrastare i contatti – mantenuti o ripresi – di alcuni sacerdoti di Gerusalemme con i Tolomei d’Egitto. La svolta decisiva si ebbe nell’anno 175 a.E.v. quando salì al trono  Antioco IV° Epiphanes che ebbe la folle idea di rilanciare il proprio regno con l’ellenizzazione forzata e oppressione degli altri culti.  Per le divinità dei diversi culti pagani semiti era possibile l’identificazione  con le omologhe divinità greche; ciò era impensabile per la Fede ebraica. Quasi contemporaneamente a Gerusalemme si insediò il Sommo  Sacerdote Jason che pensò di poter modificare i riti del Tempio in senso ellenista e di istituire un “Gimnasio”, dove i giochi ginnici costituivano  una forma di rito pagano. La richiesta di costituire Gerusalemme in una “polis” greca - dove la Torah non sarebbe più stata la Costituzione - ciòé non sarebbero stati più tutelati i lavoratori e i deboli – diede inizio ad aspri conflitti. Dalla parte dei lavoratori e degli umili si schierò la famiglia sacerdotale degli Asmonei, il sacerdote Matatia e i suoi figli fra i quali si distinse particolarmente  il maggiore: Jehuda/Giuda. Antioco IV° accolse la richiesta della costituzione di Gerusalemme come Polis ma destituì il Sommo Sacerdote ellenista Jason con Menelao, che invece dei titoli  aveva lo zelo di offrire alle casse del re una  somma molto grossa anche se ciò comportava la svendita delle porte dorate  del Tempio ai mercanti greci. Nell’anno 173 a.E.v,. con l’attacco del re d’Egitto Tolomeo VI° contro  lo stato seleucide ebbe inizio la sesta Guerra Siriaca. Dall’Egitto e da  Cirene non potevano quindi arrivare pellegrini e offerte; ma si dovette fare un “prestito” al re attingendo al tesoro del Tempio.  Nell’anno 171 a.E.V. si ebbe la prima  contro-offensiva di Antioco IV°  e nell’anno 168 a.E.v. la seconda che pur vittoriosa sul campo,  venne fermata dal Legato romano. A Gerusalemme arrivò a notizia, attesa da molti ma falsa, della morte di Antioco IV°. Jason, il Sommo Sacerdote ellenista deposto pensò bene di rientrare sulla scena mettendosi a capo della rivolta.  Arrivò invece Antioco IV° che ordinò il saccheggio del Tempio, una feroce repressione, la costruzione di una cittadella per la guarnigione greca, la  riduzione in schiavitù di molte donne e fanciulli e molte confische di terre  che vennero  assegnate a soldati-coloni ellenisti.  Molti devoti erano costretti a fuggire e a rifugiarsi in caverne sulle montagne  e fra di loro erano molti privati dalle proprie terre per effetto delle confische. Nell’anno 167 a.E.v. – a dicembre – il Tempio venne definitivamente  profanato e dedicato a Giove Olimpio. Con un decreto Antioco IV° vietò l’osservanza  dello Shabbat, delle Feste e la circoncisione dei figli maschi,  sia in Giudea che nelle comunità ebraiche sparse nello stato seleucide. A Gerusalemme e altrove in Giudea venne ordinato di sacrificare animali impuri in onore del re-tiranno e i rinnegati disposti ad eseguire l’ordine erano scortati da soldati. Sembrava la fine, ma …

 

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